Disciplina dell’attività e dei poteri conoscitivi

Disciplina dell’attività e dei poteri conoscitivi

Disciplina dell'attività e dei poteri conoscitivi

La disciplina dell’attività e dei poteri conoscitivi espletati dall’amministrazione finanziaria, è un problema che si presenta anche nel campo del diritto tributario. Anche qui, infatti, emerge l’esigenza di disciplinare i modi in cui l’Amministrazione finanziaria, deve acquisire tutte quelle conoscenze ritenute giuridicamente rilevanti.

Detta esigenza emerge per il semplice fatto che, vi è una posizione di conflitto tra cittadino e Amministrazione finanziaria. Questo perché:

  • Il cittadino: Vorrebbe far sapere il meno possibile.
  • L’Amministrazione finanziaria: Vorrebbe, invece, sapere il più possibile.

Poteri dell’Amministrazione tributaria

Proprio per superare questo conflitto, la legge attribuisce l’Amministrazione finanziaria poteri molto penetranti. Attraverso i quali è possibile effettuare:

  1. Accessi
  2. Ispezioni
  3. Verifiche
  4. E acquisizioni in generale di fatti fiscalmente rilevanti

Non è necessario precisare che detti poteri attribuiti all’Amministrazione finanziaria, sono finalizzati a fare in modo che quest’ultima, riuscisse ad avere piena conoscenza della realtà dei fatti verificatesi.

È, invece, importante in questa sede, aggiungere due cose.

La prima è che non tutte le conoscenze in mano all’Amministrazione finanziaria, sono il frutto dell’esercizio di poteri conoscitivi e quindi autoritativi.

La seconda che non tutti i controlli espletati, sfociano in un c.d. accertamento.

Cos’è l’attività conoscitiva dell’Amministrazione tributaria

Da quanto appena detto si evince che detta attività conoscitiva dell’Amministrazione tributaria, può essere definita come:

  • Ricostruzione da parte degli Uffici finanziari di fatti e situazioni fiscalmente rilevanti.

Ricostruzione che come avremo modo di comprendere, può avvenire in diversi modi. Più precisamente, attraverso:

  1. L’uso o meno di poteri autoritativi: A secondo che i fatti fiscalmente rilevanti siano stati o meno, acquisiti mediante l’uso di poteri da parte dell’Amministrazione finanziaria.
  2. Prove documentali o presuntive: A secondo che detti fatti siano stati o meno, ricostruiti mediante atti e documenti, ovvero, mediante le c.d. presunzioni.
  3. Conoscenze interne o esterne: A secondo che essi fossero già in possesso della Pubblica Amministrazione, ovvero, frutto di indagini.

Aspetti generali della disciplina di detti poteri conoscitivi:

Con riferimento agli aspetti generali della disciplina vigente che regola i poteri conoscitivi, possiamo dire che essa è dotata di tre caratteristiche:

Prima caratteristica dei poteri conoscitivi

La prima di questa caratteristiche è sicuramente la c.d. diffusione, in quanto di questi poteri conoscitivi, sono investiti una molteplice pluralità di Uffici.

  • Guardia di finanza
  • Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate
  • Agenti riscossione tributi
  • Anagrafe tributarie
  • Ecc.

Seconda caratteristica dei poteri conoscitivi

La seconda caratteristica è sicuramente rappresentata dalla diversificazione. Tutti questi Uffici sono dotati, non di uguali poteri conoscitivi, bensì di poteri diversi, i quali, variano a secondo del tributo o della posizione del contribuente.

Terza caratteristica dei poteri conoscitivi

La terza ed ultima caratteristica è, invece, rappresentata dalla c.d. discrezionalità. Di norma agli uffici periferici viene riconosciuta un ampia libertà, in quella che è la scelta e la selezione dei soggetti su cui esercitare i poteri conoscitivi. Altre volte, invece, questa selezione è subordinata al rispetto dei criteri selettivi.

Tutela giurisdizionale esperibile dal cittadino, nel caso in cui detti poteri conoscitivi siano stati esercitati in modo illegittimo

Strettamente legati alla discrezionalità sono i rimedi giurisdizionali esperibili dal cittadino, nel caso in cui detti poteri conoscitivi siano stati esercitati in modo illegittimo. Sul punto ci si pone un interrogativo di non poco conto.

  • Se i poteri conoscitivi sono stati utilizzati in modo illegittimo, posso trovare tutela presso la Commissione tributaria?

In giurisprudenza l’orientamento prevalente è che dette irregolarità, possono farsi valere solo a chiusura del procedimento di accertamento, come vizio del provvedimento impositivo o sanzionatorio.

La dottrina, invece, non è di questo avviso. Ritiene che le indagini tributarie, possono incidere su diritti fondamentali della persona.

Un’apertura in tal senso si è avuta da parte della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, con riferimento alle ispezioni fiscali domiciliari.

Il giudice competente

Se la violazione riguardasse diritti soggettivi, il giudice competente è chiaramente quello ordinario. Se invece riguardasse interessi legittimi, il giudice amministrativo.

Ne consegue che, per comprendere quale sia il giudice competente, bisogna guardare alla natura della situazione giuridica sacrificata.

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