Cenni storici sul diritto del lavoro. Dal 2008 al 2011

Cenni storici sul diritto del lavoro. Dal 2008 al 2011

Nel 2008 il centro-destra risale al Governo con la presidenza di Berlusconi, il quale riprende i lavori che erano stati avviati dal Libro bianco in poi.

I primi interventi di questo nuovo Governo in tema di lavoro, sono stati indirizzati a cancellare i vincoli posti dal precedente Governo di centro-sinistra e quindi a incrementare la flessibilità. Si pensi a tutti quei provvedimenti che hanno riguardato:

  • Il lavoro straordinario
  • La responsabilità solidale negli appalti di opere e servizi
  • Il contratto a tempo determinato
  • Il contratto di lavoro intermittente
  • La somministrazione di lavoro a tempo indeterminato
  • Il lavoro accessorio

Ad ogni modo, si è comunque trattato di un Governo che ha dovuto fronteggiare i problemi occupazionali, che si sono verificati a causata dalla crisi dei mercati finanziari scoppiata nell’estate del 2007. Crisi quest’ultima che ha comportato una grave recessione globale.

Nonostante la crisi il sistema degli ammortizzatori sociali ha retto bene, anche se esso ha dovuto essere integrato da misure eccezionali i c.d. ammortizzatori in deroga.

Con la legge 2010 n. 183 il c.d. Collegato lavoro, invece, si è provveduto a dare attuazione a proposte contenute nel Libro bianco del 2001. In modo particolare si è provveduto a:

  1. Riformare il regime di impugnazione del licenziamento. Regime esteso anche per l’impugnazione di altri atti come i contratti a tempo determinato.

 

  1. Alleggerire il regime risarcitorio per le ipotesi di contratti a termine illegittimi.

 

  1. Emanare norme che limitassero i poteri interpretativi dei giudici.

 

  1. Introdurre norme che promuovessero l’arbitrato.

 

  1. Introdurre misure di liberalizzazione dei servizi privati per il lavoro.

Il diritto sindacale

Per quanto invece concerne l’aspetto del diritto sindacale, dobbiamo dire che il sistema della contrattazione collettiva era ancora regolato dal Protocollo Ciampi del 1993, il quale da tempo lo si voleva riformare.

Adesso le imprese chiedono la valorizzazione dei livelli decentrati e quindi dei contratti collettivi aziendali, con correlativo ridimensionamento del ruolo del CCNL.

In altre parole gli imprenditori cominciano a chiedere di fronteggiare la crisi, attraverso una contrattazione aziendale in deroga a quella nazionale.

Si arriverà così agli Accordi separati del 2009.

  • L’Accordo quadro per la riforma degli assetti contrattuali
  • L’Accordo interconfederale per l’attuazione dell’accordo quadro

Entrambi gli accordi sono stati sottoscritti con l’opposizione della CGIL.

Successivamente, però, le parti sociali, inclusa questa volta la CGIL – ma con il dissenso interno della FIOM – hanno stipulato con Confindustria l’Accordo interconfederale del 2011, con il quale si sono affrontate questioni relative alla contrattazione aziendale.

Sempre in tema del primo decennio dell’anno 2000, è interessane evocare anche il c.d. Decreto Brunetta ovvero, il d.lgs. 2009 n. 150, il quale ha riformato la disciplina del lavoro pubblico, con l’obiettivo di ottimizzare la produttività e l’efficienza delle pubbliche amministrazioni.

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