Atti d’indirizzo esterno. Redditometro

Atti d’indirizzo esterno. Redditometro

Il redditometro è un istituto, ovvero uno strumento che è stato introdotto con la riforma avvenuta negli anni ’70, più precisamente con il D.P.R. 600/1973.

Con l’espressione redditometro ci si riferisce a quel provvedimento amministrativo generale, che riveste la forma di decreto ministeriale e che viene emesso in conformità all’articolo 38 del D.P.R. pocanzi citato e con il quale si indirizza l’attività degli uffici periferici.

Questa attività viene indirizzata con riferimento ai, criteri che devono essere utilizzati ai fini di valutare i dati e le notizie già acquisite in precedenza, di modo che si possa determinare in via presuntiva il reddito complessivo dei contribuenti.

Ne consegue, che proprio per la natura presuntiva del reddito complessivo determinato mediante redditometro, esso darà luogo ad un “accertamento sintetico”.

A questo punto, sorge spontaneamente una domanda. Come funziona?

La risposta è semplice: gli uffici periferici mettono in relazione: il reddito dichiarato dal contribuente, con le c.d. manifestazioni esterne di agiatezza e capacità contributiva ai quali, applicando una serie di coefficienti, si presume di riuscire ad ipotizzare il reddito reale del contribuente.

Le manifestazioni di agiatezza e capacità contributiva, erano rappresentate da una seria di indici, espressamente elencati (art2 D.P.R. 600/1973) e da indicare obbligatoriamente in sede di dichiarazione dei redditi:

Per fare un esempio di queste manifestazioni di agiatezza possiamo ricordare: le automobili, le imbarcazioni, gli aeromobili, residenze secondarie, la cameriera, ecc. ecc.

Nuovo Redditometro o c.d. Spesometro

Ultimamente, è stata completamente riformata la disciplina del redditometro, in quanto, si è avuto:

  • un esponenziale aumento di quelli che sono gli indici rappresentativi dell’agiatezza e della capacità contributiva

 

  • E un applicazione dei coefficienti in base alla “classe” in cui il contribuente è stato inserito. La classe viene attribuita, sulla base di tre caratteristiche:
    • composizione famigliare(single, coppie con e senza figli, monoparentali);
    • età(fino a 35 anni; 35-64 anni; oltre 65 anni);
    • area geografica(Nord, Centro, Sud).

 

In realtà, i nuovo redditometro, serve a stimare le spese del contribuente e vedere se sono coerenti con il reddito dichiarato.

Non a caso, il nome più corretto per questo nuovo strumento, sarebbe forse  quello di “spesometro”.

In ogni caso, si osservi che sulla base di quest’ultimo, scatterà un accertamento dell’Agenzia delle Entrate. una volta scoperto uno scostamento tra il reddito dichiarato e le spese rilevate superiore al limite di tolleranza del 20%.

A quel punto spetterà al contribuente dimostrare all’Agenzia che quelle spese sono giustificate: perché, ad esempio, sono state effettuate con risparmi o con i soldi regalati dall’amante.

Ovviamente, se l’Agenzia delle Entrate non dovesse essere soddisfatta dalle spiegazioni, il contribuente può sempre ricorrere in tribunale e a quel punto spetterà al giudice decidere chi ha ragione.

Infine è interessante, comprendere anche la natura e gli effetti giuridici di detto strumento e sul punto bisogna dire che, esso è espressione della fondamentale attività amministrativa di indirizzo, pertanto ne consegue che:

Da una parte, l’immotivata inosservanza delle norme contenute nel decreto in questione può essere fatta valere come vizio proprio dell’accertamento.

Dall’altra, che l’eventuale osservanza:

  • solleva l’ufficio periferico da responsabilità verso il superiore gerarchico
  • ma non esclude che il giudice possa annullare o ridimensionare l’accertamento.

Redditometro persone fisiche e giuridiche

Il redditometro è uno strumento che può essere usato solo persone fisiche e sul punto ci poniamo una domanda:

L’imprenditore individuale può subire l’accertamento contemporaneamente ex articolo 38 e 39?

In Astratto dovremmo dire di si, ma in concreto invece no.

Questo perché l’amministrazione finanziaria prima di colpire si studia bene il caso e gli conviene sempre accertare ex articolo 39, in quanto, l’accertamento ex articolo 38 è debole proprio perché fondato su presunzioni facilmente superabili.

Potremmo dire che l’accertamento ex articolo 38, si usa per la biondona patinata sul SUV sconosciuta al fisco.

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