Corruzione impropria antecedente. Art. 318 comma 1 c.p.
Corruzione impropria antecedente. Art. 318 comma 1 c.p. La corruzione impropria antecedente tro ...
A differenza degli altri atti d’indirizzo, quelli emanati con forma regolamentare hanno rilevanza esterna. E sul punto bisogna dire che sono tali: sia i decreti ministeriali, che quelli governativi.
Ora proprio con riferimento a detti atti d’indirizzo, proveremo a risolvere due importanti questioni:
Risposta alla prima questione
Sul punto, sembra che non vi siano criteri generali e quindi il problema deve essere risolto caso per caso, osservando i profili contenutistici dei regolamenti. In altre parole, la questione deve essere risolta, osservando se il contenuto del Regolamento sia dotato o meno dei requisiti di generalità e astrattezza e se esso sia volto a completare o specificare le norme primarie che istituiscono e disciplinano i tributi.
Risposta alla seconda questione
Per capire se il Regolamento sia o meno volto allo svolgimento di un’attività d’indirizzo, bisogna guardare alla natura dell’interesse pubblico perseguito e quindi se esso tende o meno a disciplinare l’operato degli uffici periferici nei loro rapporti con i cittadini.
E’ chiaro che se il Regolamento disciplinasse il rapporto con i cittadini, il medesimo cessa di essere un atto meramente interno e assume rilevanza di un vero e proprio atto amministrativo con rilevanza esterna.
Ad ogni modo, bisogna fare delle precisazione per le ipotesi in cui l’atto abbia una rilevanza esterna.
E’ infine importante precisare che sulla base dell’articolo 97 Cost. il potere di emanare Regolamenti d’indirizzo, compete indipendentemente da una espressa previsione di legge.
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